Acque Potabili
L'acqua è definita "potabile" quando non contiene agenti patogeni o chimici che possono danneggiare la salute umana
Definizioni WHO
“accesso all’acqua potabile”: disponibilità, per persona, di almeno 20 litri al giorno d’acqua proveniente da una fonte appropriata che si trovi nel raggio di 1 km dal punto di consumo (entro 20 minuti di cammino);
“fonte appropriata d’acqua potabile”: sorgente che, per la natura della sua costruzione o tramite attivi interventi, protegge l’acqua da contaminazioni esterne, in particolare da materia fecale.
Dati nel mondo
884 milioni di persone nel mondo (13% della popolazione mondiale) bevono acqua da una fonte non appropriata; il 54% vive in Asia ed il 38% in Africa (JMP, 2008);
il consumo di acqua non idonea, insieme alla scarsità di servizi igienico-sanitari e alla mancanza di igiene, è responsabile del 94% dei casi di diarrea nel mondo (WHO, 2006);
ogni anno, 4 milioni di casi di diarrea (incluso il colera) portano alla morte di 1,8 milioni di persone; il 90% è rappresentato da bambini al di sotto dei 5 anni, soprattutto nei Paesi in Via di Sviluppo (WHO, 2004).
I nostri progetti
"Water Safety Plan (WSP) nelle comunità rurali in Senegal" (2011);
"Monitoraggio dela qualità delle acque ad uso umano trattate con filtri ceramici" in collaborazione con l'Università "Missouri University of Science and Technology";
"Empowering conditions for good water governance - a financial and economically suistanable model in Vilanculo, Mozambico" in collaborazione con Acque del Chiampo (Arzignano, VI) e Vilanculo Municipality (Mozambico);
"Contributo al miglioramento della qualità dell'acqua potabile nella regione di Diourbel (Senegal)" in collaborazione con Fondazione G. Tovini, Brescia;
"Progetto integrato "acqua e salute" nel Distretto Sanitario di Garango in Burkina Faso" in collaborazione con Medicus Mundi Italia, Brescia;
"Trattamento di disinfezione delle acque destinate al consumo umano attraverso l'utilizzo di un concentratore solare parabolico a Babonè, Camerun" in collaborazione con A.D.A. Onlus ( Brescia) e Università di Dschang (Camerun) ( 2010-2012);
"Tecnologie per il trattamento dell'acqua mediante prodotti naturali in Ciad e Camerun" in collaborazione con ACRA e le Università di N'Djamena (Ciad) e Ngaoundéré (Camerun) (in corso);
“Rimozione dei fluoruri dalle acque di falda in Senegal”, in collaborazione con Università di Dakar e Università di Pavia (in corso);
“Problematiche relative alla gestione di acque potabili nella rete di distribuzione di Chacas”, in collaborazione con l’associazione MATO GROSSO (Perù) (in corso);
“Un pozzo d’acqua a Figuil (Camerun)”, in collaborazione con l’associazione no profit CAMSTU BS (2008);
“Tecnologie di disinfezione per le acque potabili nei PVS (2007)”;
“Effetto dello tsunami sulla qualità delle acque e sulla ecologia dei vettori e degli ospiti intermedi potenzialmente implicati nella trasmissione di malattie umane nella Provincia di Phang-Nga (Thailandia)”, in collaborazione con Facoltà di Medicina di Brescia, Medicus Mundi Brescia (2004-2007);
“Soluzioni appropriate per la rimozione dell’arsenico dalle acque potabili in West Bengala e Bangladesh”, in collaborazione con il Danmarks Tekniske Universitet DTU (Danimarca) (2006);
“Trattamento e distribuzione delle acque ad uso potabile nei villaggi a sud di Calcutta”, in collaborazione con il SISM (2004);
“Monitoraggio delle risorse idriche superficiali in Ghana”, in collaborazione con WRC (Water Resources Commission) del Ghana, Ghana Idrologica and Metereological Services e l’Università di Accra (2002);
“Monitoraggio e ipotesi di trattamento per la potabilizzazione di acque di falda nell’area di Sololo in Kenya”, in collaborazione con il Politecnico di Milano, CCM di Torino e ONG inglese (Action Against Hunger) (2001);